sabato 4 maggio 2013

Morire di fame. Questo è il destino dei bambini greci

01 maggio 2013

“Neanche nei miei peggiori incubi mi sarei aspettato di vedere la situazione
in cui ci troviamo” racconta il signor Nikas. “Abbiamo raggiunto un punto in
cui i bambini in Grecia stanno venendo a scuola affamati. Oggi, le famiglie
hanno difficoltà non solo a trovare lavoro, ma a sopravvivere”.

L’economia greca è in caduta libera, dopo essersi contratta del 20 per cento
negli ultimi cinque anni. Il tasso di disoccupazione ha superato il 27 per
cento, il più alto in Europa, e 6 persone su 10 tra chi sta cercando lavoro
non lavora da più di un anno.

Queste crude statistiche stanno ridisegnando la vita delle famiglie greche,
con sempre più bambini che arrivano a scuola affamati o denutriti, secondo
lo stesso governo.

L’anno scorso, circa il 10 per cento degli studenti delle scuole elementari
e medie ha sofferto di ciò che i professionisti della sanità pubblica
chiamano “insicurezza alimentare”, cioè hanno affrontato la fame o sono
stati sull’orlo di farne esperienza, ha detto la dottoressa Athena Linos,
docente all’Istituto di Medicina dell’Università di Atene, che dirige anche
un programma di assistenza alimentare a Prolepsis, un’organizzazione non
governativa di salute pubblica che ha studiato la situazione. “Quando si
tratta di insicurezza alimentare, la Grecia è ora scesa al livello di alcuni
paesi africani” ha aggiunto.

[…]. Quest’anno il numero dei casi di malnutrizione è esploso. “Un anno fa,
non era così”, ricorda Alexandra Perri, un’insegnante, trattenendo le
lacrime. “La cosa spaventosa è la velocità con cui sta accadendo”.

Mr. Nikas, il preside della scuola elementare di Pantelis…è arrabbiato per
l’indifferenza europea ai problemi della Grecia.

“Non sto dicendo che dovremmo solo aspettare che gli altri ci aiutino”, ha
detto. “Ma se l’Unione Europea non comincia a comportarsi come questa
scuola, dove le famiglie si aiutano perché siamo una grande famiglia, siamo
spacciati“.

Autore: Stefano Fait per IxR
Fonte originale: nytimes.com
Fonte: informarexresistere.fr